Affidabilità del PSA come marcatore tumorale

Qual è l’affidabilità del PSA come marcatore del tumore prostatico? Quali altri esami è consigliabile eseguire?

Il test del PSA non è specifico. La specificità di organo non corrisponde a una specificità di patologia. I valori possono alterarsi in rapporto a stati infiammatori (prostatite acuta febbrile, prostatite sub-acuta e cronica) o ad altre condizioni prostatiche benigne. Si è cercato di migliorare l’accuratezza del PSA ricorrendo ad alcuni suoi derivati, come il dosaggio del PSA libero (PSA free) e il rapporto PSA libero/PSA totale, ottenendo un certo miglioramento della sua specificità (minor numero di falsi positivi), seppure il problema non si sia risolto. Rimane alta la percentuale dei “falsi positivi”, cioè dei casi in cui il PSA è elevato in assenza di tumore.

Affidabilità PSA

Altri esami di secondo livello sono il PCA3 e la risonanza magnetica della prostata. Sarà l’urologo, in base a molti parametri clinici e diagnostici del singolo caso, a consigliare gli eventuali approfondimenti. Nonostante i limiti esposti non si deve dimenticare che il PSA può salvare alcune vite e prevenire la formazione delle metastasi ossee. Il suo dosaggio rimane altamente consigliato nei soggetti a rischio , soprattutto in quelli con familiarità positiva (padre o fratelli) per carcinoma prostatico.

Questo articolo è stato pubblicato in FAQ da admin . Aggiungi il permalink ai segnalibri.