In che cosa consiste la biopsia prostatica? E’ un esame rischioso?

Consiste nell’eseguire una serie di prelievi di tessuto prostatico per escludere o confermare la presenza di tumore. Si esegue sempre sotto guida ecografica transrettale con l’utilizzo di anestesia locale e/o di sedazione. Gli indirizzi più moderni suggeriscono almeno 12 prelievi per ottenere una mappatura completa della prostata. Il numero dei prelievi dipende anche dal volume della prostata; in casi particolari si può arrivare anche a 20 prelievi e oltre. Importante è la profilassi antibiotica per prevenire il rischio di infezioni. E’ eseguibile in regime ambulatoriale o in day hospital (ricovero di qualche ora). E’ sempre raccomandabile la sospensione di terapie antiaggreganti (aspirina e simili) o anticoagulanti in atto per ridurre il rischio di emorragie (sangue nelle urine e nello sperma, ematomi). A giudizio del medico i farmaci predetti vengono sostituiti con derivati eparinici.

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